Background: Un crescente numero di prove indicano che le caratteristiche del microbiota intestinale possono essere strettamente correlate a disturbi mentali. Tuttavia, nessuno studio ha esaminato lo sviluppo del cervello fetale in relazione alla flora intestinale della madre, nonostante l’uso diffuso di antibiotici nella pratica ostetrica.
Obiettivo: determinare come l’esposizione periconcezionale al SuccinilSulfaTiazolo (SST), un antibiotico (sulfamidico, ndt) non assorbibile, sia in grado di influenzare il comportamento nella prole del ratto. Questo antibiotico ha precedentemente dimostrato essere in grado di perturbare il microbiota intestinale nei ratti dopo 28 giorni di assunzione.
Metodi: femmine di ratti Wistar sono state divise in due gruppi: gruppo di controllo; gruppo esposto per un mese prima della riproduzione fino al 15mo giorno di gestazione ad una dieta contenente 1% di SST. Abbiamo somministrato test comportamentali per la prole, vale a dire, in campo aperto (postnatale giorno 20), interazione sociale (P25), marble burying (P30), elevated plus maze (P35), e riflesso acustico di allarme (gating sensoriale ) (P45).
Risultati: Sia la prole maschile che femminile esposta nel periodo peri-concezionale al SST mostrava ridotta interazione sociale, con un decremento di circa la metà del tempo trascorso in interazione sociale rispetto ai controlli, “exploration of the open arm” ridotto del 20% neglii “elevated plus maze test”, indicando una maggiore ansia ed alterato gating senso-motorio, una diminuzione di 1,5-2 volte dell’inibizione del trasalimento.
Conclusioni: l’esposizione materna periconcezionale al SST provoca alterazioni nel comportamento della prole in assenza di infezione materna. Poiché abbiamo somministrato SST, un antibiotico non assorbibile, solo alla madre, possiamo concludere che queste alterazioni neuro-comportamentali nella prole sono legate ad alterazioni del microbiota intestinale materno.