Metalli biologici e malattia di Alzheimer: implicazioni per le terapie e strumenti diagnostici

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Riassunto

L’equilibrio di ioni metallici è fondamentale per molte funzioni fisiologiche, in particolare nel sistema nervoso centrale, in cui i metalli sono essenziali per lo sviluppo e il mantenimento delle attività enzimatiche, della funzione mitocondriale, della mielinizzazione, della neurotrasmissione così come l’apprendimento e la memoria. Per la loro importanza, le cellule si sono evolute in macchinari complessi per il controllo dell’omeostasi degli ioni metallici. Tuttavia, l’interruzione di questi meccanismi, o l’assorbimento di metalli nocivi senza alcuna funzione biologica nota, alterano l’equilibrio ionico e ciò può portare a uno stato di malattia, tra cui alcune malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer. Comprendere le complesse interazioni strutturali e funzionali degli ioni metallici con le diverse componenti intracellulari ed extracellulari del sistema nervoso centrale, in condizioni normali e durante la neurodegenerazione, è essenziale per lo sviluppo di terapie efficaci. Di conseguenza, aiutare l‘equilibrio degli ioni metallici a livelli omeostatici è stata proposta come alternativa, modificando la strategia terapeutica per la malattia di Alzheimer e altre malattie neurodegenerative.

Di seguito il link al documento originale: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=Biological%20metals%20and%20Alzheimer’s%20disease%3A%20implications%20for%20therapeutics%20and%20diagnostics

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