“L’aumento di 10 μg/m3 di PM2,5 comporta un incremento del 2,5% di rischio di infarto miocardico acuto e quello di 1 mg/m3 di CO comporta un incremento del 4,8% di rischio di infarto miocardico acuto”. Non a caso, è già conosciuta da tempo l’incidenza negativa dei metalli tossici sull’apparato cardiovascolare.
Di seguito il documento
Position parer DEF