Un nuovo orizzonte nella fisiopatologia, eziologia e trattamento dell’emicrania

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Traduzione libera dell’abstract.

Il fatto che l’emicrania abbia un’incidenza del 70% nelle donne e del 30% negli uomini suggerisce che siano coinvolti gli ormoni femminili. Una produzione eccessiva di estrogeni durante la mestruazione stimola direttamente i loro specifici recettori nelle cellule nervose del trigemino e del periacquedotto, causando l’emicrania nella fase mestruale. Al contrario, l’aumento del progesterone durante la gravidanza stimola specifici recettori con azione anti-estrogenica, causando la completa remissione degli episodi di emicrania. Gli ormoni possono provocare emicrania anche indirettamente, disturbando l’omeostasi di alcuni minerali. Infatti l’estrogeno aumenta l’assorbimento e l’emivita del rame che a sua volta inibisce l’assorbimento dello zinco. Lo zinco è necessario per la sintesi della melatonina e del CoQ10, essenziali per le adolescenti. La melatonina è un antiossidante, spazzino dei radicali liberi ed attiva enzimi antiossidanti come la ramezinco-superossidodismutasi (inibita dalla carenza di zinco), la catalasi, la glutatione-perossidasi (enzima con selenio) e la glutatione-reduttasi. Carenza di zinco, melatonina, CoQ10, magnesio e vitamina B6 sono tipici  di chi soffre di emicrania. Gli ormoni femminili abbassano il livelli di magnesio ma accrescono quelli di calcio che favorisce l’emicrania. L’accumulo di rame e ferro in zone del cervello e nei nervi periferici, catalizza reazioni ossidanti a danno degli assoni, provocando la classica emicrania. Inoltre lo zinco è un componente essenziale del gruppo di proteine coinvolte nella mielinizzazione/rimielinizzazione dei nervi periferici. In questo studio sono stati somministrati a 30 pazienti che soffrivano di emicrania 75 mg al giorno di solfato di zinco per via orale in soluzione acquosa per 6 settimane + vitamine del gruppo B + vitamina A o E (per i soli primi dieci giorni), portando a quasi completa guarigione tutti i pazienti. Sono state, inoltre realizzate, in un altro gruppo di pazienti, prove controllate con placebo, somministrando dosi progressive (incrementali) di solfato di zinco insieme a magnesio e selenio, ottenendo la guarigione di una gran parte di popolazione che soffre di emicrania. Per una terapia razionale è raccomandato il monitoraggio dei minerali attraverso le analisi dei capelli e del sangue.

Riferimenti:

Dhillon KS, Singh J, Lyall JS. : A new horizon into the pathobiology, etiology and treatment of migraine. Med Hypotheses. 2011 Jul;77(1):147-51. Epub 2011 May 6.

Link al documento originale: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=A%20new%20horizon%20into%20the%20pathobiology%2C%20etiology%20and%20treatment%20of%20migraine.

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